Questo può diventare una forma d’ignoranza per tutti i professionisti, se fanno resistenza ad integrarsi in una visione più ampia della realtà.
Sappiamo da tempi antichi che l’interazione mente-corpo è bidirezionale.
Non solo i fattori mentali ed emotivi possono contribuire all’insorgenza o all’aggravamento di una vasta gamma di disturbi fisici, ma anche le patologie organiche possono influire sul pensiero, sull’umore, sulla performance quotidiana di ogni persona, nella vita privata e professionale.
L’OMS definisce la salute del cervello come la condizione in cui “ogni individuo può realizzare le proprie capacità e può ottimizzare il proprio funzionamento cognitivo, emotivo, psicologico e comportamentale per affrontare le situazioni della vita”.
La distinzione tra “salute fisica, mentale” e “salute emotiva”, deve essere superata, ogni persona, con il suo cervello, la sua mente, le sue emozioni è in relazione. Fortemente connessa con i cervelli e le menti della comunità intera, legata indissolubilmente alla salute degli animali che convivono con noi e alla salute dell’ecosistema dove viviamo.
ICCF crede possibile una “Scienza olistica sistemica” non divisa in comportamenti stagni, bensì aperta all’integrazione tra tutte le discipline coinvolte nel benessere, promuovendo in quel vasto mondo di liberi professionisti ed Enti associativi, aziende private e pubbliche, questo primo evento come tavolo di sinergie, analisi e ricerca di “buone pratiche” di prevenzione, di metodi e trattamenti efficaci ed efficienti.
Infine, promuovere una maggiore attenzione verso le interconnessioni nelle aree della salute umana e animale, e per contribuire al miglioramento delle condizioni ambientali promuovendo nuovi stili educativi e di benessere rivolte ai giovani perché è da giovani che si deve ricominciare.
Non dimenticando che è proprio durante l’adolescenza che avvengono alcuni processi di modifica e rifinitura dei circuiti del cervello nonché le più forti esperienze emotive che poi determineranno gli stili di vita e salute durante gli anni successivi.
Da questo obiettivo, per noi raggiungibile, è stato scelto il titolo del Convegno, "ONE BRAIN, ONE HEALTH" per un unico benessere fisico, mentale, globale.